I luoghi religiosi

Luoghi sacri a Rovigo

L'Italia custodisce luoghi di culto ricchi d'arte e di storia. Tra le città, Rovigo ospita chiese e cattedrali dal valore inestimabile.
Scopri i luoghi religiosi della città.

Tempio della Beata Vergine del Soccorso detta “La Rotonda”

Piazza XX Settembre, 37

Monumento simbolo della città intitolato alla Visitazione di Maria, il tempio è denominato “La Rotonda” di Rovigo in virtù del suo impianto ottagonale. Progettato dal bassanese Francesco Zamberlan, “proto” del Magistrato alle Acque di Venezia e collaboratore di Andrea Palladio, vide la posa della prima pietra il 13 ottobre 1594 alla presenza del Vescovo Lorenzo Laureti e delle autorità cittadine. L’interno è caratterizzato da un sontuoso apparato decorativo barocco, costituito da spettacolari “teleri” dei maggiori esponenti della pittura veneta del XVII secolo tra cui Francesco Maffei e Antonio Zanchi. Arricchiscono l’insieme sculture ed elementi ornamentali come l’altare ligneo dorato di Giovanni Caracchio (1607), l’organo di Gaetano Callido (1767) e il soffitto affrescato da Vittorio Bressanin (1887). Il campanile alto 57 metri è opera di Baldassarre Longhena (1773).

Tel. +39 366 3240619
Email info@tempiolarotonda.it

www.tempiolarotonda.it


Orari di apertura:
lunedì chiuso
dal martedì al venerdì: 14.30-18.00
sabato e domenica: 10-12.30/14.30-18.00

Durante le funzioni religiose e i concerti non sono ammesse visite turistiche.
La celebrazione domenicale è temporaneamente sospesa.

 

Oratorio della Santissima Concezione o Chiesetta del Cristo

Via IV Novembre

Nel luogo dove nella prima metà del 1200 è stata costruita una prima cappella francescana, si trova oggi l'Oratorio della Santissima Concezione, meglio noto in città con il nome di Chiesetta del Cristo. Edificio sacro di impianto quattrocentesco, sobrio ed elegante, si caratterizza per un interno a tre navate, divise da colonne doriche e sormontate da un soffitto a capriate lignee, e da una facciata rifatta completamente nel 1888 su progetto dell'architetto rodigino Raffaele Cattaneo. Particolarmente degni di nota sono il prezioso altare settecentesco e un frammento di affresco raffigurante la Vergine col Bambino.

Duomo Concattedrale di Santo Stefano Papa e Martire

Piazzale Duomo, 5

La storia della chiesa di S. Stefano è storia di ampliamenti e riedificazioni, che si sono succeduti nei secoli, fino al 1696, quando fu posta la prima pietra del Duomo attuale, sul luogo in cui sorgeva la chiesa di S. Stefano (1050). L’attuale edificio, su progetto dell’architetto e umanista padovano Girolamo Frigimelica è di impianto settecentesco e al suo interno sono custodite opere di interesse artistico di Jacopo Palma il Giovane e Andrea Vicentino.

Tel. 0425 22861
Email parrocchia@duomorovigo.it

Chiesa S. Bartolomeo Apostolo

Piazzale S. Bartolomeo, 17

Edificio cinquecentesco, opera di maestri ferraresi, fu eretto accanto al complesso monastico degli Olivetani, di cui si conservano ancora il chiostro e gran parte degli ambienti abitati dai monaci. All’interno si possono ammirare alcune tele di notevole interesse artistico e un organo di Gaetano Callido.

Tel. 0425 421569
Email sanbortolorovigo@gmail.com

Chiesa di Sant'Antonio Abate detta di San Domenico

Via X Luglio, 19

L'origine della chiesa risale all'inizio del XVI secolo ed è legata alla nascita dell' Ospedale di Sant'Antonio Abate per volontà di Giovanni, Marco e Marsilio Casalini. Di questo primo periodo sono gli altari dedicati a Sant'Antonio Abate e quello dei SS. Lucia, Sebastiano e Rocco. Nel 1542 l'intero complesso fu ceduto ai Conventuali Domenicani che lo trasformarono in un convento; successivamente, nel corso della prima metà del 1600 furono realizzati il coro, l'altare dedicato a San Liberale e una cappella dedicata a Sant'Antonio Abate collocata di fronte a quella della famiglia Casalini.

Abbandonati nel 1770, il convento e la chiesa furono incamerati dal demanio; il convento fu trasformato in caserma fino al 1857 e poi demolito per lasciare posto al mercato coperto, mentre la chiesa fu riaperta al culto.
La sua particolarità consiste nell'avere un unico propsetto laterale visibile dall'esterno, che di fatto ne rappresenta la facciata.

Chiesa dei SS Francesco e Giustina

Piazzale San Francesco, 6 

La tradizione vuole che San Francesco sia passato per il Polesine e per Rovigo nel 1213, cosa che avrebbe generato il costituirsi di piccoli nuclei francescani, di cui, uno dei più antichi si era insediato a Lendinara. Nel 1292 Obizzo II d'Este dispone nel suo testamento la costruzione di un convento francescano che si sarebbe collocato non lontano dalla Chiesa di Santa Giustina, oggi non più esistente. In questa prima fase la chiesa, edificata secondo le norme francescane, doveva comporsi di un'unica navata con copertura a capriate lignee e pianta a T.

Importanti modifiche vennero apportate nel XV secolo, con l'aggiunta di una navata sul lato destro e la creazione di cinque cappelle nobiliari, ma l'intervento più radicale fu iniziato nel 1826 e terminò con la realizzazione della facciata neoclassica su progetto di Lorenzo Rossini, ultimata nel 1892. Dell'antico convento oggi rimangono soltanto una parte del primo chiostro con la trecentesca sala.

Oratorio della Beata Vergine di Pompei

Via Gorizia

L'Oratorio della Beata Vergine di Pompei, detta comunemente "Chiesetta delle Fosse" è un piccolo ma prezioso edificio religioso e luogo di culto dedicato alla Madonna del Rosario, collocato tra via Nazario Sauro e via Gorizia (in precedenza chiamate Strada delle Fosse), via Piave, via Fiume e via Domenico Piva.

La chiesa è stata edificata su progetto del rodigino Eugenio Piva, dal 1900 al 1903. L'ingegner Piva realizzò il progetto di una piccola chiesa a pianta mistilinea ispirata allo stile medioevale e che ne riproponeva, pur nelle modeste dimensioni, lo slancio verso l'asse verticale.





 

Chiesa di Santa Maria dei Sabbioni

Via Antonio Oroboni

La Chiesa di Santa Maria dei Sabbioni, è la chiesa del cimitero cittadino, edificata verso la fine del XV secolo. La facciata è stata rifatta nel XX secolo ed è ornata dal un bassorilievo marmoreo, opera dello scultore rodigino Virgilio Milani, raffigurante un elegante Angelo in volo.

Sorta nel luogo dove già esisteva un preesistente oratorio, chiamato Santa Maria dei Sabbioni per la particolare costituzione o composizione del terreno ("sabbion" equivale a sabbia grossa). I documenti redatti dai monaci dell'Abbazia di Pomposa lo citano fin dal 1282 relativo ad un priorato ed una successiva fonte, datata 1317, ne assegna la nomina a Don Azzo Priore. All'interno del cimitero sono presenti sette tombe monumentali ed una cappella. 

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